La Regione Toscana conferma il ritorno del microcredito per sostenere nuove imprese femminili e giovanili, destinato inoltre anche ad imprese create da lavoratori assistiti da ammortizzatori sociali.
Il bando ha dotazione di 9.000.000 euro e 121.477 euro di fondi europei. Dal 4 gennaio 2021 potranno essere presentate le domande sul sito di "Toscana Muove". Si tratta di prestiti a tasso zero, da restituire in sette anni, pari al 70% dei costi ammessi fino ad un massimo di 24.500 euro. Ipotizzando finanziamenti medi da 20.000 euro, ne potranno beneficiare oltre 450 imprese. Ma con le economie e i rientri del fondo dei prestiti del bando 2015, altre risorse si aggiungeranno. Si potrà fare domanda da tutta la Toscana e la potranno inoltrare sia le micro e piccole imprese già costituite (ma da non più di due anni) sia persone fisiche che intendono avviare una nuova attività entro sei mesi. Per le imprese giovanile è necessario che gli imprenditori non abbiano più di quarant’anni. Si potrà chiedere un finanziamento su progetti di investimento da 8.000 a 35.000 euro, che siano pronti e conclusi entro nove mesi. Saranno ammesse tutte le spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda. Il prestito varrà per l’acquisto di macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all’attività di impresa, anche opere murarie connesse all’investimento (ma che varranno solo per il 50%), diritti di brevetti, licenze, altre forme di proprietà intellettuale o spese per capitale circolante (nella misura del 30% del programma di investimento ammesso). I finanziamenti saranno concessi a sportello, ovvero i progetti saranno finanziati secondo l’ordine cronologico di arrivo della domanda. Se presentati lo stesso giorno, avranno priorità prima le imprese ubicate in aree di crisi, poi le imprese giovanili, quindi le imprese femminili, quelle che si sono servite o si serviranno di incubatori di impresa, le aziende che aumenteranno l’occupazione e le imprese che si trovano nelle cosiddette aree interne, ovvero i territori marginali più distanti dai servizi essenziali.
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AutoreUfficio Stampa AERI Archivi
Ottobre 2021
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