La Regione Toscana ha destinato altri 2.200.000 euro per riaprire il bando destinato a sostenere gli investimenti delle imprese toscane per i processi di internazionalizzazione ed aumentare la propria competitività sui mercati esteri. A questa somma vanno aggiunti altri 714.000 euro ancora presenti nel fondo dedicato al bando e derivanti da economie di gestione generate sull’intervento, per un totale a disposizione che sfiora i 3.000.000 euro.
Nei prossimi giorni sarà comunicata anche la data di riapertura. Questa nuova riapertura mantiene inalterate le caratteristiche dei precedenti bandi e ne introduce ulteriori, soprattutto sul fronte della semplificazione delle procedure nonchè dell'introduzione di nuove spese ammissibili connesse ad attività innovative realizzate con soluzioni virtuali: le principali novità sono date dalla dichiarazione asseverata al posto della dichiarazione giurata di fronte a notaio, dalla possibilità di proroga dei progetti di 3 mesi e dall’introduzione di eventuali ulteriori spese ammissibili correlate ad attività innovative per lo sviluppo dell’internazionalizzazione e/o realizzate con soluzioni gestite in ambiente virtuale. L'intervento agevola investimenti innovativi rivolti a Paesi esterni all’UE, consistenti nell’acquisizione di servizi all’internazionalizzazione della tipologia C di cui al Catalogo dei Servizi avanzati e qualificati per l’innovazione e l’internazionalizzazione delle PMI toscane. In particolare per le seguenti attività: servizi all’internazionalizzazione, partecipazione a fiere e saloni internazionali, promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo di uffici o sale espositive all’estero, servizi promozionali, supporto specialistico all’internazionalizzazione e supporto all'innovazione commerciale per la fattibilità di presidio su nuovi mercati. Possono partecipare al bando oltre alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata, reti di imprese e consorzi costituiti o da costituire, liberi professionisti. L’aiuto, concesso in ‘de minimis’, consiste in un contributo in conto capitale a fondo perduto, anche nella forma di voucher (limitatamente alle spese rivolte a fornitori nazionali), nella misura massima del 50% del valore del progetto. Per le singole imprese la spesa dev’essere compressa tra 10.000 e 150.000 euro. I progetti di investimento non devono prevedere interventi di delocalizzazione.
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AutoreUfficio Stampa AERI Archivi
Ottobre 2021
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